6 maggio 2025. Partiti in pullman da Imola con la nostra guida Sandro Bassi e la Presidente di Università Aperta, arrivati a Ferrara, ci siamo incamminati sul percorso in sommità alle antiche mura della città.
Un artefatto militare che oggi è occasione di passeggiate tra alberi, cespugli e fioriture incantevoli: sembra di fare un percorso a volo di uccello sui tetti della città antica e moderna!…anche la fauna che in genere si può vedere
aree di libera campagna o boschive vi ha trovato tranquillo ricovero.
Una puntata a visitare il cimitero ebraico della città; qui un’atmosfera di quieta rimembranza che evoca i foscoliani “Sepolcri”; le tombe in genere sono volutamente lasciate a cullarsi nella natura tra erbe e piante a volte secolari, meglio ancora se un albero affonda le proprie radici nell’humus che le carni e le ossa dei defunti arricchiscono. Un incontro tra tutti: la sepoltura scolpita da Arnaldo Pomodoro dello scrittore Giorgio Bassani alla base della quale i ciottoli della memoria o i pensieri dei silenti visitatori sono segno del cordoglio e dell’affetto dei visitatori.
Proseguendo una visita al orto botanico nei pressi di Palazzo Diamanti, un’oasi di colori e profumi, seguita da una sosta ristoratrice con golosi stuzzichini un un osteria del centro.
Poi a Palazzo Diamanti la visita alla mostra dedicata ad Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, due coetanei a confronto: il primo un tripudio di colori e decori nel pieno Liberty tra ‘800 e ‘900, autodidatta e collaboratore
dell’attrice Sarah Bernhardt; fu pubblicitario e designer di successo di brend all’epoca famosi e che fu l’artefice della campagna di promozione sociopolitica nella liberazione del popolo slavo. Il secondo, citato con brevi note distudi e pitture: un confronto tra personalità eterogenie che più non si può.
Una giornata volata via in compagnia, camminando e scoprendo bellezze.





