Giocaparole di Monica Longobardi

Festival dei linguaggi – 1 marzo 2024

L’uso ludico e creativo del linguaggio

Dalla presentazione di Antonio Castronuovo scopriamo chi è Monica Longobardi: insegnante nelle scuole medie superiori con la passione di fare pedagogia con la passione di fare pedagogia utilizzando i giochi linguistici, e poi docente universitaria. E’ una LUDOLINGUISTA (divertirsi imparando la lingua italiana) e dalla sua esperienza nelle scuole della Emilia-Romagna, pubblica nel 2011 il libro Vanvere, pieno di giochi linguistici e lingue inventate del non-senso, secondo lo spirito sperimentale e l’arte combinatoria dell’OuLiPo.
Da docente universitaria, si è occupata anche di riscritture contemporanee di testi medievali. Ha tradotto opere dal latino e dall’occitanico, unica in Italia a coltivare ed insegnare nei suoi corsi la Letteratura occitanica moderna e contemporanea.
Castronuovo ci fa notare come il linguaggio si comporti come il pongo: si monta, si smonta e si mescola, si modella. L’attività del ludolinguista è quella di far scoprire le parole ascoltandone i suoni, il ritmo, trovando così collegamenti inediti e stimolando la creatività e l’apprendimento.
Nel presentare il suo Vanvere, Monica Longobardi parte dalla poesia metasemantica di Fosco Maraini (Gnòsi delle Fànfole, 1994), dove il linguaggio poetico è esonerato dal senso comune, ma suggerito dai suoni: la poesia di Maraini Il giorno ad urlapicchio, per esempio, è scritta con una lingua inventata, che evoca comunque una giornata piena d’amore.
Nel suo libro troviamo giochi linguistici come gli anagrammi, i lipogrammi, le crittografie mnemoniche, i calligrammi, i ropalici, le fantaetimologie, il ritmo sdrucciolo, le rime rare, le lingue segrete, le parodie letterarie, invenzioni e brevetti bislacchi, e tanto ancora.
Alcune definizioni:
Anagramma: ricomporre le lettere di un nome o di una frase generandone un altro con senso compiuto
Calligramma: testo che si snoda sulle linee di un disegno, unire grafia e linguaggio
Riscritture: emulare un testo letterario, studiandone le caratteristiche (stile, lessico, rima, ritmo) per generarne cloni ( es. Esercizi di Stile di Raymond Queneau, Le città invisibili di Italo Calvino, Le poesie nonsense di Toti Scialoja)
Lipogramma: si scrive, si riscrive o si traduce un testo, proponendosi di evitare sistematicamente una lettera dell’alfabeto
Crittografie mnemoniche: giocare con il doppio significato di una parola, il primo significato è evidente mentre il secondo significato è recondito e va scoperto (es: calcoli infinitesimali = sassolini microscopici, scapolo= un uomo senza fede)
Fantaetimologie: spingere al massimo l’umorismo per trovare definizioni fantastiche delle parole
Litania: preghiera; testo molto lungo e salmodiante, modulato sulle ripetizioni (Giorgio Caproni, Litania, dedicata a Genova. Proposta di Litania dedicata ad Imola).
Alcuni esempi li trovate in questo estratto della sua presentazione.