Facile Ironia: l’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo

“L’ironia è la forma più alta di intelligenza (l’AI potrà fare ironia?),
non è in grado di cambiare le cose ma insegna a rifletterci sopra”

E’ questa l’apertura del catalogo della mostra tenutasi nel 2025 al MAMbo
e qua ci possiamo sbizzarrire coi doppi sensi perchè di semantica si tratta,
con l’uso di cose che nel quotidiano non ci azzeccano proprio ma creano un
intreccio verbale, formale, strumentale, un “paese alla Alice delle Meraviglie”
e più ci accostiamo al vari elementi in mostra (che siano visivi, formali,
uditivi, olfattivi, ecc..) più scopriamo il fanciullino che è in noi e che
non smette di chiedersi cosa?, perchè?, per quanto?, per quando?…
Come il fanciullo che accompagnava i genitori in visita ci sentiamo coinvolti
da una volontà interpretativa e propositiva perchè l’ironia è dell’uomo, nel suo tempo e nel suo stato d’animo, nella materia e nell’immaginario di ciascuno di noi. La mostra ci parla in e di tempi ristretti: XX e XXI secoli; si insinua in varie correnti artistiche ma poi ne emerge con una meraviglia o un monito e stimola a livello neuronale tutti i meccanismi della umana comprensione.