Ipazia e la scienza

due vittime dell’intolleranza e del potere?

Prendendo spunto dall’ articolo di Patrizia Caraveo del 9 marzo 2025 (inserto domenicale del Sole24Ore a pag. VII) dal titolo “Donne che hanno la testa sulla luna”, che inizia così:
“La storia scorre tra corsi e ricorsi e oggi stiamo vivendo (con stupore e grande tristezza) un momento di negazione delle conquiste che erano considerate acquisite. Se davate per scontato che i principi di parità di genere e di inclusione dovessero diventare un cardine della nostra società, forse è meglio che vi guardiate intorno.
Le agenzie federali americane stanno facendo passare a setaccio tutti i progetti già finanziati alla ricerca di quelli che trattano argomenti riconducibili a Diversity-Equity-Inclusion.
Sono temi indigesti alla nuova amministrazione che ha appena licenziato due signore con il rango di ammiraglio a 4 stelle, che erano a capo della guardia costiera e della marina americana, perché promuovevano politiche inclusive. L’acronimo «Dei» è diventato uno spauracchio e la scure governativa si è abbattuta su ricerche che si proponevano di studiare come il
genere influenzi le cure mediche, oppure cosa fare perché studenti di diverse etnie e di diverse classi sociali possano avere migliori possibilità di accedere ai percorsi di studio che poi determineranno il loro futuro
….”
…il pensiero è andato subito ad IPAZIA, al passato, e dai nostri archivi vi proponiamo un estratto dalla prima lezione del corso “Le donne nella scienza” dell’anno 2021, docente Oriano Spazzoli

Buon Ascolto
Oriano Spazzoli

Citando Silvia Ronkey “….in ogni caso, ogni volta che nella storia si ripropone, e si ripropone spesso, il conflitto tra un Cirillo e un’Ipazia, una cosa è certa: siamo e saremo sempre dalla parte di Ipazia.
Ci fa piacere ricordare anche la performance che gli studenti della 4CL del Liceo  Rambaldi-Valeriani-Alessandro da Imola hanno realizzato con la collaborazione Università Aperta il giorno 8 ottobre 2022 dal titolo
IPAZIA: Vita e morte di una martire pagana“.
Infine la foto scattata nel 2024 alla mostra “DONNE DA NOBEL: 15 scienziate che non hanno avuto il Nobel ma lo avrebbero meritato” di Cinzia Leone a Pordenone nell’ambito della manifestazione PORDENONELEGGE.