Gli uomini pesce di Wu Ming 1

Wu Ming 1 – pseudonimo di Roberto Bui scrittore e traduttore nato a Ostellato in provincia di Ferrara – è autore di molti romanzi, da molti anni fa parte del collettivo di scrittori Wu Ming e nel 2024 ha pubblicato il libro che vi propongo, Gli uomini pesce.

La copertina riproduce la mappa delle Valli di Comacchio, luoghi in cui è ambientata quasi tutta la storia, romanzo che mi sento di definire di genere antropologico.

Sullo sfondo Le Valli, il Po, il Delta, Ferrara, qui trovano vita i protagonisti: una geografa, un marito complicato, uno zio morto, le donne della famiglia, e tanti altri, ognuno con un suo personale dramma e approccio alla vita.

Il romanzo si sviluppa come una saga familiare, con complessità di intrecci, vastità di temi, enigmi forse insolubili. Impariamo a conoscere i protagonisti attraverso la loro storia, recuperando fatti storici e con i tempi delle valli, e del fiume che nella secca del 2022 restituisce testimonianze. Sono presenti storie che si ricuciono nella Storia, allegorie e leggende che si riconoscono nella cultura della terra, a volte create dalla fantasia o nate da ancestrali paure, ma che sanno diventare  porto sicuro a cui appigliarsi al momento giusto, il tempo del terrore quando la mente  deve armarsi della fantasia nel suo legame con l’ambiente e diventare il sentiero per sopravvivere.

Il mistero aleggia fin da subito, la menzogna con cui il vecchio zio ha dovuto convivere arricchisce la narrazione e sarà svelato molto avanti nel romanzo anche se non si tratta dell’unico nodo della storia. Mi sono domandata se una diversa menzogna avrebbe potuto parimenti rendere chiaro il senso di difficoltà del vivere e a seguire il valore di quell’adattamento che spesso salva la vita.

Le storie personali così come i fatti storici ci cattureranno, la collocazione ambientale ci metterà prepotentemente di fronte a temi che riguardano tutti, ci perderemo nel valore di quel motore che spinge il genere umano ad avere necessità di leggende e a delineare creature di una moderna mitologia . Mi sento di definire l’opera di Wu Ming 1 il romanzo della sopravvivenza, della natura impervia e di anime ferite.

Lo stile è fluido e incalzante, rappresenta la tecnica ormai consolidata dell’autore, la sua esperienza di una scrittura collettiva e la postfazione è onesta nel dichiarare come è stato messo insieme tutto il lavoro per confezionare questo libro.

E’ una lettura che intriga, che non consente al lettore di amministrare il suo tempo di lettura, è un libro che decide per il lettore e non lo molla fino a condurlo ai successivi punti di vista.

Al termine delle oltre 600 pagine non ti viene da chiederti se il libro ti è piaciuto, ma hai la consapevolezza che ti ha messo davanti così tanto su cui riflettere.

Non è forse questo il compito dei libri?

Maria Rosa