di Alicia Gimenez-Bartlett
Alicia Giménez Bartlett con Una Stanza tutta per altri ci racconta qualcosa della quotidianità della casa di Virginia e Leonard Woolf attraverso una sorta di diario della cuoca Nelly Boxall.
In realtà il titolo è ambivalente, prende spunto dal titolo Una stanza tutta per sè di Virginia Woolf dove la scrittrice inglese poneva vitale importanza al fatto che una donna emancipata avesse i suoi e, solo suoi, spazi. Ma in casa Woolf la cuoca condivide la stanza, angusta e poco accogliente, con la cameriera.
L’autrice costruisce un possibile diario della cuoca (in realtà mai esistito anche se al momento della pubblicazione del libro si sparse la voce che Nelly avesse tenuto un diario parallelo) rielaborando le annotazioni del diario e della corrispondenza di Virginia.
Nelly racconta così le giornate, gli alti e bassi di una convivenza, con una coppia di intellettuali inglesi fuori dell’ordinario e dei loro amici, il gruppo di artisti di cui facevano parte. Osserva la vita dei protagonisti del gruppo di Bloomsbury, dal marito e dalla sorella di Virginia, Leonard e Vanessa, e poi Lytton Strachey e Leonora Carrington, Katherine Mansfield e Vita Sackville-West. La vita disordinata, gli amici strambi, le tenere amicizie che Virginia coltivava in un menage che dava scandalo.
Sullo sfondo, i momenti cruciali della storia di quegli anni: la guerra, gli scioperi, il voto alle donne, la difficoltà di trovare lavoro, il fatto che se una domestica nubile avesse perso il suo lavoro sarebbe stata destinata alla fame. Possiamo definirlo il romanzo di Nelly, che fonde ricerca storica e invenzione e che ci presenta tutte le contraddizioni di Virginia Woolf, raffinata intellettuale, paladina del femminismo, progressista ma incapace di promuovere la condizione sociale delle sue domestiche.
Nelly rimase alle dipendenze di Virginia Woolf per diciotto anni, in un lungo difficile rapporto, spesso contraddittorio.
Nel romanzo emergono due figure di donne veramente interessanti, ambedue fuori dell’ordinario ci fa credere Alicia Gimenez-Bartlett.
Virginia Woolf, raffinata intellettuale, paladina del femminismo, progressista, con i limiti che la sua condizione di classe le poneva nel riconoscere la necessità, l’esigenza che le sue domestiche potessero ambire alla stessa emancipazione.
Nelly decisa a far valere i suoi diritti, ma che poi lasciava perdere, non chiedeva altro che un lavoro stabile e anche lei avrebbe voluto una stanza tutta per sé.
Maria rosa
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