Preraffaelliti Rinascimento Moderno

Siamo nell’Inghilterra della metà del XIX sec., un grande Impero economico il cui gusto artistico dell’imperante accademia di belle arti è il neo classicismo, retaggio europeo anche della moda napoleonica che così negò gli orpelli rococò del ‘700 pre-rivoluzionario.

I mutamenti socioculturali però alimentavano velleità di nuovo e in tutta Europa una risposta fu il Romanticismo, come riscoperta di valori e sentimenti che l’industrializzazione galoppante delle grandi potenze politico-economiche metteva in sordina, distraendo così le folle con la fantasmagorica disponibilità dei nuovi beni che divenivano via via disponibili al sorgere di una borghesia curiosa e ingorda.

In Inghilterra uno piccolo gruppo di artisti si riunì in una Confraternita, i Preraffaelliti, ispirati anche dal romanticismo e che trasse spunto dal naturalismo, dalle saghe popolari e dalla tavolozza di artisti, in particolare italiani, del ‘300 e ‘400. Il Grand Tour che portava artisti e Vip internazionali in Italia, fu occasione di scoperta e rielaborazione di autori quali Ghiberti, Giotto, Botticelli, Michelangelo, Raffaello, Correggio, Pontorno, solo per citare alcuni degli “antichi Mestri”.

Una riscoperta di temi cavallerschi, con la rappresentazione di personaggi ispirati ai miti antichi e romanzi storici o ai temi sociali della contemporanea società industrializzata.

Ford Madox Brown, Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt, John Everett Millais e un visionario antesignano del moderno design, John Ruskin, dettero vita ad un movimento che si intreccerà col neo-gotico, il simbolismo, lo Jugen style, il liberty, il floreale, i Nazareni italiani: tante declinazioni per tanti moti storici e sociali, con introduzione di materiali innovativi, fascinazioni culturali, temi esoterici, nel contemporaneo confronto con l’impressionismo, il divisionismo, in Italia i macchiaioli,…tanti intrecci e confronti in una realtà politica ed economica variegata da tensioni innovative.

La Confraternita sarà spunto a creazioni artistiche espressioni di ben cinque generazioni di autori non solo in pittura, ma anche nell’arredo, nel decoro di stoffe e oggettistica d’uso, nel modo di progettare anche l’habitat urbano ed industriale – Rusckin era un imprenditore che pensò ad un abitare per le maestranze industriali. E’ in questo senso che va inteso il sottotitolo della Mostra: le opere della Confraternita, così come avvenne nel Rinascimento italiano, furono di ispirazione a tutta la produzione artistica contemporanea.

La Mostra a Forlì consta di più di 300 opere che spaziano dal ‘300 italiano ad arredi e studi architettonici e manifatturieri: una vera fiera delle vanità artistiche!

(Patrizia)

GUARDA LA GALLERY COMPLETA