Percorsi Bolognesi: Via Indipendenza e Duomo di San Pietro.

Lezione in visita guidata del 9/11/2024 con la docente di Storia dell’arte Giovanna Degli Esposti.

Si parte dall'”Angolo dei Fiori” di un tratto di via Indipendenza all’angolo con via U. Bassi: fino al XIX sec. era una piazza ad onore del Duomo.
Con l’unità di Italia e la costruzione della Stazione ferroviaria si rese necessario l’abbattimento del vecchio borgo storico dall’attuale Grand Hotel Baglioni fino all’attuale Viale Pietro Melara. Di quella antica piazza resta oggi all’angolo con via U. Bassi un fabbricato neorinascimentale porticato le cui vetrine conservano ancora lo stile liberty e soffitti a crociera deliziosamente affrescati con rappresentazioni delle attività e beni che si presentavano sotto le arcate. Annesso una casa torre di 39 m di altezza.
A fronte Casa Majani in stile floreale.

Imponente spicca la facciata del Duomo che interrompe la teoria dei portici. Su questo sito Paleocristiano fu era eretta una chiesetta che nel tempo si è andata ingrandendo per rifacimenti anche per eventi tellurici ed incendi.
Ciò che vediamo oggi è la versione settecentesca degli architetti Torreggiani e Tadolini; all’interno ci sono pitture di autori di grande pregio: dipinti di Graziani, Franceschini, Creti, Rossi, Marchesi, Sirani, Bigari; splendido il crocefisso policromo in cedro con accanto Madonna e S.Giovanni sull’altare principale sotto la volta affrescata e l’annunciazioni del Carracci.

Le acquasantiere all’ingresso sono sorrette da leoni romanici che si trovavano all’esterno all’ingresso, allora laterale, che dava su via Altabella. Della antica chiesa rimane una colonna tortile sempre in granito rosso Veronese accanto al fonte battesimale. Pregevole il compianto in terracotta del Lombardi ed il reliquiario della testa di San’Anna conservato in
una teca inserita in una coreografica finta architettura di sapore rinascimentale.
Una Cripta coassiale al presbiterio conserva altre reliquie e sotto leggio e sedia gestatoria dei Papa Gregorio XV un lacerto dell’antica pavimentazione romana dell’antico piano di calpestio stradale della città; sempre nella Cripta Sepoltura dei Vescovi di Bologna il cui elenco è riportato su due lapidi murate.
Un brano del ciclo di affreschi di E. de’ Roberti e Del Cossa rappresentante una Maddalena piangente della Cappella Garganelli andata distrutta per cedimenti strutturali è oggi conservata nella Pinacoteca di Bologna; mentre nella cattedrale e in cripta sono altri lacerti di affreschi risalenti ad epoche antecedenti a quella oggi visitabile.